Sara Hayane: Pensiero ad alta voce

Al-italiya.net vi ha scelto questo pensiero Mi sconvolge sempre di più ascoltare certi discorsi allarmistici e xenofobi sugli immigrati da parte di molte persone. Mi rammarica vedere che c'è sempre qualcuno pronto a pronunciare frasi razziste piene di odio e cattiveria. Alcuni elementi ancora non capisco se sono ignoranti di nascita per questo parlano cosi senza la minima pietà, oppure ci mettono impegno per raggiungere certi alti livelli di disumanità. Lo riscrivo per l'ennesima volta per chi non l'avesse ancora capito: Molte delle persone che si trovano costrette a lasciare i propri paesi e che vengono in Europa in cerca di una vita dignitosa, in cerca di un futuro, non sono persone che lasciano la propria terra, comunità e famiglia per il semplice gusto di farlo. Sono persone che fuggono dalla guerra, dalla povertà, o comunque da situazioni di difficoltà. Arrivare in Europa, spesso, non assicura affatto un miglioramento delle loro condizioni. Infatti, molti di loro si trovano spesso incastrati nelle reti di sfruttamento e di criminalità transnazionali. Questo se non muoiono nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Nel caso non siano coinvolti in uno di questi scenari poi, probabilmente potranno spesso almeno essere soggetti al sentimento di non sentirsi benaccetti e di essere additati come causa di tutti i mali nel luogo dove si sono stabiliti. Invece di continuare a guardare agli effetti che produce il loro arrivo nei paesi oggi sviluppati, sarebbe più utile e più intelligente che i politici italiani ed europei cominciassero a guardare alle “root causes” alla base di questo fenomeno. È molto semplice: bisogna smetterla di finanziare la guerra nel mondo, di perpetuare un sistema economico globale iniquo e che produce povertà estrema, diseguaglianze ed inquinamento.. Se i migranti avessero il modo di partecipare realmente al miglioramento delle condizioni dei loro paesi di origine, e avessero una possibilità di guidare il proprio sviluppo con schemi efficaci e coerenti con le loro priorità e i loro bisogni, di certo non verrebbero in questa parte del mondo (che non troppo tempo fa li ha sfruttati estensivamente e colonizzati a lungo) in questa quantità. Mi sconvolge ancora di più il fatto che così tante persone non riescano a vedere il grandissimo e principale beneficio del concetto di migrazione in sé: l'incontro tra culture diverse e lo scambio di punti di vista, visioni del mondo e conoscenze così diverse tra loro. Pensate alla fioritura e alla ricchezza intellettuale di un luogo dove convivono e si confrontano così tante idee. La migrazione dovrebbe avvicinare, non allontanare, i popoli, sia tramite le cose che scopriamo di avere in comune che tramite quelle che ci rendono differenti.