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La cittadinanza Italiana: tutto quello che vuoi sapere

Come si acquista la cittadinanza L’acquisto della cittadinanza avviene con modalità diverse nelle varie ipotesi previste dalla legge. Esaminiamo di seguito le ipotesi principali: Minorenne. Il figlio minorenne di chi acquista la cittadinanza italiana diviene italiano, pur se residente all’estero e pur se possiede un’altra cittadinanza. Lo stesso accade per il figlio minore di una donna straniera (di primo letto) che ha acquistato la cittadinanza italiana per matrimonio. In tutti i casi elencati sopra, è necessario che il minore conviva con il genitore che diventa italiano nel momento in cui ciò avviene. Maggiorenne. Il figlio maggiorenne riconosciuto conserva la propria cittadinanza ma entro un anno dal riconoscimento può scegliere la cittadinanza determinata dalla filiazione rivolgendosi all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza. Stranieri. Gli stranieri e gli apolidi (cioè le persone prive di cittadinanza) figli o nipoti di ex cittadini italiani per nascita, acquistano la cittadinanza italiana su specifica richiesta qualora soddisfino particolari condizioni: pubblico impiego alle dipendenze dello stato o residenza legale da almeno due anni in Italia al raggiungimento della maggiore età. Gli stranieri nati in Italia possono acquistare la cittadinanza, sempre su richiesta dell’interessato, se hanno risieduto in Italia legalmente e senza interruzioni dalla nascita fino alla maggiore età (nel corso dei sei mesi precedenti il compimento del diciottesimo anno d’età, l’ufficiale di stato civile del comune di residenza dovrà comunicare ufficialmente allo straniero la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana entro il compimento del diciannovesimo anno di età; se questa comunicazione non viene fatta, lo straniero può ottenere la cittadinanza italiana anche dopo il compimento del diciannovesimo anno di età). Le norme previste per gli stranieri si applicano anche per i rifugiati e per gli apolidi. È anche previsto che, allo straniero o all’apolide, nato in Italia, che voglia acquisire la cittadinanza italiana, non sono imputabili le eventuali inadempienze riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione. L’interessato può dimostrare, infatti, il possesso dei requisiti con ogni altra documentazione idonea, ad esempio, con certificazioni scolastiche o mediche, attestanti la presenza del soggetto in Italia sin dalla nascita e l’inserimento dello stesso nel tessuto socio-culturale. Matrimonio. Il coniuge straniero o apolide di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana se risiede legalmente da almeno due anni in Italia, oppure se risiede all’estero dopo tre anni dalla data del matrimonio e sempre che non siano intervenute separazioni, annullamenti o scioglimenti. Questi termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi. Residenza. I casi di naturalizzazione sono previsti dalla legge che consente l’acquisto della cittadinanza italiana agli stranieri che abbiano adempiuto gli obblighi di legge per il soggiorno in Italia e siano regolarmente iscritti nell’anagrafe del comune dove risiedono. La legge distingue diverse categorie di destinatari fissando per ciascuna un diverso periodo di residenza legale. Filiazione. La cittadinanza consegue al riconoscimento della dichiarazione giudiziale di filiazione (vedi scheda sui figli naturali) durante la minore età del figlio da parte di cittadino italiano (se il genitore è italiano al momento della dichiarazione). La regola vale anche per i figli per i quali la paternità o maternità non può essere dichiarata, ma sia stato riconosciuto giudizialmente il diritto al mantenimento e agli alimenti. Adozione. Acquista la cittadinanza il minore straniero adottato da un cittadino italiano.